La mia comunità

Locandina 6 aprile ridotto

LA MIA COMUNITÁ
Visioni di una società che cambia
performance multimediale

con le allieve e gli allievi del Liceo Andrea Maffei
e con il coro giovanile Garda Trentino
diretto dal M° Roberto Garniga

progetto e regia Sara Maino

Il tipo di comprensione su cui poggia la comunità precede
ogni sorta di accordo o disaccordo.
Non è il traguardo, bensì il punto di partenza di ogni forma di aggregazione.
Zygmunt Bauman, Voglia di comunità

La performance in progress che presentiamo è il frutto di un laboratorio creativo a cura di Sara Maino sul tema della “comunità”, intrapreso con un gruppo di studenti del Liceo Andrea Maffei di Riva del Garda tra febbraio e marzo.
Nel corso di cinque incontri, abbiamo creato un gruppo di studio per riflettere sul concetto di comunità partendo dall’osservazione del quotidiano, dall’analisi di alcuni spunti letterari, suggestioni e definizioni sul tema, fornite anche da adulti e da coetanei, con la collaborazione delle professoresse Paola Sabato e Maria Viveros.
Dall’esperienza e dal vissuto dei giovani partecipanti, ne è nata una riflessione creativa su alcune comunità-tipo, ad esempio: la comunità-scuola, la comunità-sportiva, la comunità-famiglia.
Il concetto è stato rappresentato attraverso l’elaborazione e la scelta di alcune parole-chiave: unione, forza, collaborazione, scelta, speranza, comunicazione. Le parole-chiave hanno prodotto testi, ricerche, letture, video e musica.
Queste parole si sono tradotte anche in azioni e fatti. Ad esempio, nell’apertura delle porte di casa e di altri ambienti, riprese dagli studenti col proprio cellulare. La metafora delle porte che si aprono è quella della possibile relazione tra culture. Quando le porte si dischiudono, lasciano trapelare dei mondi: una ricchezza svelata che fino a un attimo prima non c’era, o c’era già, ma non era ancora stata narrata.
L’auditorium si offre, quindi, come una casa-comunità dotata di cinque “porte multimediali”, spazi dentro cui si è invitati a entrare per scoprire storie finalmente da condividere. Nella performance, le allieve e gli allievi si raccontano dal vivo e in video; narrano di sé e delle proprie origini; esprimono idee, emozioni, visioni, alla luce di racconti autobiografici, testi letterari e storie familiari, tradizioni e saperi, anche culinari. Dalla Serbia al Marocco, dalla Nigeria all’Italia, a parlare sono diversi “quadri” di comunità, intersecati tra loro dalla musica del coro diretto dal M° Roberto Garniga. Le azioni sceniche interpretate dai coristi e le canzoni scelte sono parte integrante di questa proposta e hanno lo scopo di amplificarne i significati e la lettura.
L’evento si propone quindi come una visione-ascolto di sfaccettature de “la mia comunità”: una comunità intercomunicante, che si apre all’immaginazione e produce creazioni.
Ciò che qui si cerca di esprimere è il punto di vista dei giovani, tra tensioni della realtà, speranze di cambiamento, desiderio di futuro e voglia di presente.
Cioè, il loro tipo di comprensione, per un punto di partenza.

Armenian Orphans

Domenica 28 gennaio 2018 ore 16.30
Teatro della Casa della Comunità di Nago
Rassegna “Teatro a gonfie vele”

PROGETTO VIA TEATRO 104 / TEATRO PER CASO

ARMENIAN ORPHANS

Testo e regia Paola Ruffo
Interpreti Sara Maino Paola Ruffo
Creazioni video Sara Maino
Suono Christian Marchi

Le fiabe d’Armenia iniziano con la frase «C’era e non c’era una volta…» e terminano così:
«Cadano tre melagrane dal cielo: la prima per chi ha raccontato questa storia, la seconda per chi l’ha ascoltata,
la terza per il mondo intero».

Armenian Orphans è uno spettacolo fine e poetico dedicato al Giorno della Memoria. Tratta del genocidio che il popolo armeno ha subito cento anni fa ad opera del governo turco. Il tema è inserito in una cornice storica e geografica e la narrazione, pur emozionante e veritiera, è delicata e rispettosa della sensibilità e dell’innocenza del pubblico al quale si rivolge. Fare e offrire memoria è un progetto di sostegno alla crescita delle coscienze, alla capacità di discernere la via da intraprendere in ogni momento della vita.
Lo spettacolo offre uno sguardo, uno spunto di riflessione sui percorsi umani e per questo si consiglia di condividerne la visione con un genitori.
Età consigliata: dai 10 anni

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IN MEMORIA io sono Anna Frank, e tu?


Venerdì 26 gennaio 2018 ore 20.30
Teatro di Brentonico

IN MEMORIA io sono Anna Frank, e tu?

Lo spettacolo è dedicato alla figura e alla storia di Anna Frank e alla Memoria dell’olocausto, ma non si sofferma solo ai fatti del passato. Indaga il senso di “fare memoria” riflettendo sui tristi episodi di tifoserie che, nel mese dello scorso novembre hanno usato, con l’intento di denigrare la squadra avversaria, la foto di Anna.

scuola primaria e secondaria Istituto comprensivo di Brentonico
coro Anthea diretto dal M° Quinto Canali

creazioni video e multimediali
Sara Maino

fonica
Christian Marchi

testi e regia
Paola Ruffo

Officina Verde – Video production

logo nero SM

Video Production

idea, montaggio e regia Sara Maino – Multimedia Artist
fotografia e color Iris Design – Jairo Trimeloni
field recording e musica Productive Audio – Al Grisenti

3 video a puntate per lanciare una nuova attività a Riva del Garda:
Officina Verde Ristorante e Bottega Vegana

video nr 1

https://www.facebook.com/officinaverdebio/videos/1417415384963431/

video nr 2

https://www.facebook.com/officinaverdebio/videos/1447182321986737/

video nr 3

https://www.facebook.com/officinaverdebio/videos/1484366511601651/

Trento Film Festival

DOLOMITENFRONT
Rob Falsetti, Sara Maino, Ana Vukovajac
Germania, Italia / 2016 / 43′ / Anteprima italiana

SELEZIONE ORIZZONTI VICINI
In un futuro indefinito il mondo è nuovamente in guerra. Un gruppo di giovani musicisti è arruolato nell’esercito e viene inviato in un forte in prima linea sulle montagne. Dolomitenfront è un’opera rock, le cui musiche sono state suonate e registrate dal vivo durante le riprese al Forte Dossaccio.

Alla presenza degli autori e dei musicisti

02/05/2017
21:30 Multisala Modena SALA 2

06/05/2017
19:00 Multisala Modena SALA 3

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Suoni a colori

Cascina Bellaria
Venerdì 28 aprile 2017 dalle ore 18.30
Cascina Bellaria
via Cascina Bellaria 90, Milano
“Suoni a colori”
concerto di fine anno scolastico

Si esibiranno alcune realtà di AllegroModerato: Propedeutica Band,
Musica da Camera, MusiMatica e i videomakers ConCerti Sguardi.
Con il gruppo di videomakers presenteremo il video realizzato per l’occasione, durante il corso, nel quartiere Cagnola: “Storycity – Vita di Milano”.
Il video sarà musicato dal vivo da un gruppo di orchestrali di Musica da Camera.

ConCerti Sguardi

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Da ottobre 2016 collaboro, in qualità di regista e docente di video, con i musicisti di AllegroModerato di Milano.

AllegroModerato è una cooperativa gestita da esperti e insegnanti con competenze specifiche e una lunga esperienza nella pedagogia e nella didattica musicale speciale, nella musicoterapia e nella riabilitazione.
La persona che ha difficoltà nell’organizzazione del pensiero, nella gestione delle emozioni e delle relazioni, trova nel pieno esercizio della qualità della musica, la possibilità di esprimere il proprio mondo interiore e di condividerlo con profondità.

Il mio compito è di formare sei videomakers, scelti tra gli allievi della scuola, per raccontare dall’interno le sue svariate attività orchestrali e musicali.
Il progetto si intitola “ConCerti Sguardi”.

Questo video racconta la nostra prima uscita come reporter dell’attività musicale di AllegroModerato nel reparto di pediatria dell’Ospedale San Carlo di Milano.

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25TH INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOLOGICAL FILM BELGRADE

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In concorso al 25TH INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOLOGICAL FILM di Belgrado:

VOCI DEL SACRO
Italy
45′, 2016

DIRECTED BY
Renato Morelli
PRODUCED BY
Renato Morelli
SCRIPTWRITER
Renato Morelli
CINEMATOGRAPHER
Paolo Carboni, Sara Maino, Stefano Menin, Bice Morelli, Renato Morelli
EDITED BY
Sara Maino

Social gatherings and ritualized events during the last week of the Great Lent (the Passion or the Holy Week) in Cuglieri, Sardinia, are accompanied with a choir called “a concordu”. Four elderly singers seek to pass to the next generation the symbolism of the ceremonial choral singing and thereby preserve their cultural heritage.
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