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Ospedali in musica!

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Per la 26ª Giornata mondiale del malato, ricorrenza istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II, domenica 11 febbraio nella hall dell’ospedale di Arco si tiene un recital musicale e letterario dei docenti e degli allievi della Smag, la Scuola musicale Alto Garda, con arie e brani celebri eseguiti dal gruppo clarinetti & sax Saclà, dalla classe di canto della M. Sabrina Modena con, solisti, Stefano Menato (clarinetto), Enrico Toccoli (pianoforte) e Roberto Garniga (tenore), intrecciati alle letture dell’attrice e regista Sara Maino. Inizio alle 10.30. (leggi)

A partire dalle 9.30 i docenti anticiperanno lo spettacolo con alcuni interventi musicali nei vari reparti per i pazienti dell’ospedale.

La Giornata mondiale del malato è stata istituita da Papa Giovanni Paolo II per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sanitarie alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi e per valorizzare la solidarietà, l’aiuto e il volontariato. In questa occasione, la Scuola musicale intende invitare la comunità a riflettere sulla malattia, non in termini scientifici, ma come esperienza personale, di storie di vita, di sentimenti, di relazione umana, tra paura e speranza, tra debolezza e forza, tra insicurezza e certezza e tra sani e malati.

L’evento è un’anteprima del festival Radici 2018, una rassegna che nasce all’interno delle attività della Smag, dall’omonimo appuntamento che la scuola ha organizzato negli ultimi anni e dedicato ai propri allievi nati all’estero o di origine straniera. La necessità della valorizzazione e del rispetto delle differenze e la connessione fra diverse tradizioni, attraverso il recupero e la valorizzazione delle radici culturali, sono le linee guida del festival Radici, finalizzate a un arricchimento culturale e spirituale della comunità.

http://www.scuolamusicalealtogarda.it/

 

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Armenian Orphans

Domenica 28 gennaio 2018 ore 16.30
Teatro della Casa della Comunità di Nago
Rassegna “Teatro a gonfie vele”

PROGETTO VIA TEATRO 104 / TEATRO PER CASO

ARMENIAN ORPHANS

Testo e regia Paola Ruffo
Interpreti Sara Maino Paola Ruffo
Creazioni video Sara Maino
Suono Christian Marchi

Le fiabe d’Armenia iniziano con la frase «C’era e non c’era una volta…» e terminano così:
«Cadano tre melagrane dal cielo: la prima per chi ha raccontato questa storia, la seconda per chi l’ha ascoltata,
la terza per il mondo intero».

Armenian Orphans è uno spettacolo fine e poetico dedicato al Giorno della Memoria. Tratta del genocidio che il popolo armeno ha subito cento anni fa ad opera del governo turco. Il tema è inserito in una cornice storica e geografica e la narrazione, pur emozionante e veritiera, è delicata e rispettosa della sensibilità e dell’innocenza del pubblico al quale si rivolge. Fare e offrire memoria è un progetto di sostegno alla crescita delle coscienze, alla capacità di discernere la via da intraprendere in ogni momento della vita.
Lo spettacolo offre uno sguardo, uno spunto di riflessione sui percorsi umani e per questo si consiglia di condividerne la visione con un genitori.
Età consigliata: dai 10 anni

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IN MEMORIA io sono Anna Frank, e tu?


Venerdì 26 gennaio 2018 ore 20.30
Teatro di Brentonico

IN MEMORIA io sono Anna Frank, e tu?

Lo spettacolo è dedicato alla figura e alla storia di Anna Frank e alla Memoria dell’olocausto, ma non si sofferma solo ai fatti del passato. Indaga il senso di “fare memoria” riflettendo sui tristi episodi di tifoserie che, nel mese dello scorso novembre hanno usato, con l’intento di denigrare la squadra avversaria, la foto di Anna.

scuola primaria e secondaria Istituto comprensivo di Brentonico
coro Anthea diretto dal M° Quinto Canali

creazioni video e multimediali
Sara Maino

fonica
Christian Marchi

testi e regia
Paola Ruffo

Phonography 2.0

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RIU Project – Reframe Images Unconventionally
via Antonio Labriola 12
Rimini

PHONOGRAPHY 2.0 seconda edizione
Rassegna sui confini tra immagine e suono

19 Gennaio 2018 ore 21:00
RACHELE MAISTRELLO
 &
 SARA MAINO

Riu, spazio indipendente dedicato alla fotografia, è lieto di inaugurare la seconda stagione di Phonography 2.0. La rassegna intende indagare le possibilità espressive dell’immagine in relazione al suono, in un percorso che dalla fotografia porta alle pratiche di “fotografia sonora” – meglio conosciuta come field-recording- al fine di creare nuovi innesti tra i linguaggi.

Nella serata del 19 Gennaio avremo come ospiti l’artista visiva Rachele Maistrello e la ricercatrice sonora Sara Maino.

Rachele Maistrello si forma tra lo IUAV di Venezia, L’ENSBA di Parigi e lo ZHDK di Zurigo.Il suo lavoro verte sulla costruzioni di dispositivi relazionali rivolti ad uno studio del periferico e del quotidiano, tramite progetti di interazione diretta con le persone. Nel suo lavoro la rivisitazione di mitologie private e la ricerca di dimensioni simboliche coincide sempre con un’esplorazione sul limite visivo. La sua è una riflessione sull’identità e sulla sua messa in scena, che si serve della performance e dell’immagine fotografica. Negli ultimi anni espone in collettive e personali in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, vincendo diversi premi, menzioni speciali e partecipando a progetti di arte pubblica.
rachelestudio.com

Sara Maino è un’artista multimediale con esperienze internazionali che si occupa di teatro, di video e installazione, e di ricerche etnografiche. Il suo percorso artistico nasce con la poesia e si fortifica nella relazione con la musica.
È co-curatrice del progetto Portobeseno. Si focalizza sulla didattica e, nei laboratori creativi multimediali per bambini, giovani e adulti indaga il rapporto tra suono e memoria collettiva, per stimolare ri-creazioni di Comunità utilizzando l’arte dell’ascolto, il field recording e lo storytelling.
mainosara.wordpress.com/category/musica/

Evento Phonography
https://www.facebook.com/events/1491457397638701/

Workshop Ascoltare e riascoltare Rimini a cura di Sara Maino
https://www.facebook.com/events/1903298983317729/

PHONOGRPAHY 2.0

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Phonography è una rassegna sperimentale pensata da Emiliano Battistini e Federica Landi che porta sul territorio artisti e ricercatori nel campo del visivo e del sonoro al fine di creare un dialogo tra i due linguaggi. Nata nel 2016, la piattaforma intende proporre un percorso che dalla fotografia porta alle pratiche di “fotografia sonora” – meglio conosciuta come field-recording- per invitare sia gli artisti che il pubblico a cercare nuovi innesti che permettano all’immagine e al suono di uscire dai propri confini, creando uno spazio ibrido di coabitazione.

La nostra riflessione avviene attraverso la pratica: artisti appartenenti a differenti estetiche ma accomunati da indagini comuni sui linguaggi contemporanei dell’arte – sono invitati a tenere una serata critica + performance dove verranno presentate le rispettive pratiche e metodologie di ricerca. La prima parte della serata verrà dedicata all’esposizione del percorso di un artista visivo attraverso una talk e presentazione di materiale. La seconda parte della serata verrà dedicata ad un artista sonoro che svolgerà un concerto/performance. Entrambi gli invitati saranno liberi di esporre il proprio materiale come meglio credono nell’intento di dar vita ad un’esperienza sensoriale e immaginifica più ampia.

I custodi dei suoni Portobeseno@LaEffe

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Giovedì 7 Dicembre 2017 alle ore 20.40
canale 139 La EFFE / SKY
‘I CUSTODI DEI SUONI’
Il festival Portobeseno, castel Beseno e la Vallagarina saranno protagonisti della quarta puntata del programma “Noi siamo cultura” curato dal regista Giuseppe Carrieri. Una produzione originale e inedita realizzata da Natia Docufilm che traccia un atlante creativo delle migliori idee in circolazione in Italia, in un viaggio da Nord a Sud alla scoperta di otto realtà culturali indipendenti che hanno saputo valorizzare il proprio territorio esprimendo al tempo stesso creatività ed innovazione.
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I custodi dei suoni – giovedì 7 dicembre 2017 alle ore 20.40
A Castel Beseno, la più grande fortezza delle Alpi Orientali, un’organizzazione locale trasforma il museo in un laboratorio multimediale 2.0 che coinvolge gli abitanti dei luoghi circostanti. L’obiettivo? La ricostruzione della propria memoria e del presente attraverso parole, suoni e mappe.
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CS PORTOBESENO INFO, IMMAGINI, DOWNLOAD COMUNICATO STAMPA
La puntata ‘I custodi dei suoni’ racconta le fasi dei laboratori didattici creativi che coinvolgono ogni anno 5 classi (100 alunni) dell’Istituto Comprensivo Alta Vallagarina. Durante gli incontri laboratoriali, i bambini e le bambine sono stimolati ad ascoltare il luogo che abitano; imparano a riconoscere il paesaggio sonoro del loro territorio e a registrare i suoni ambientali con registratori professionali, come allenamento sensoriale che rafforza la loro capacità di attenzione, di concentrazione, la curiosità e il senso della scoperta. Si tratta dunque di una attività propedeutica che crea consapevolezza, e nello stesso tempo prepara i partecipanti all’ascolto più delicato e straordinario delle testimonianze orali: le allieve e gli allievi hanno il privilegio di entrare nelle case della gente per ascoltare e registrare storie di comunità raccontate direttamente dalle persone anziane, veri custodi della memoria orale del territorio.
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CS UFFICIO STAMPA PROVINCIA AUTONOMA TRENTO
Sono otto gli episodi di “Noi siamo cultura”, da 25’ ciascuno che raccontano persone, idee, storie ed esperienze creative che fanno cultura in Italia, attraverso le voci dei propri protagonisti: talenti innovatori, capaci di sviluppare start up, imprese creative e progetti sociali fortemente connessi col mondo ma anche radicati nel territorio e nelle economie locali.
L’episodio girato in Trentino, dedicato a “I Custodi dei Suoni” dell’Alta Vallagarina, è stato realizzato con il coinvolgimento dell’associazione Portobeseno, dei comuni di Besenello e Calliano, dell’Istituto Comprensivo Alta Vallagarina, del Castello del Buon Consiglio Monumenti e Collezioni Provinciali, del FAI – Fondo Ambiente Italiano e di Castel Noarna e realizzato grazie al supporto di Trentino Film Commission e dell’Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina.
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CS MOVIETELE
4. I custodi dei suoni – Alta Vallagarina (Trento)
Da anni Davide Ondertoller e Sara Maino di Portobeseno accompagnano i bambini delle scuole di Volano, Calliano e Besenello a indagare la storia dei loro paesi, andando direttamente alle fonti, cioè ad ascoltare le storie degli anziani dei paesi ma anche a registrare i suoni ambientali, cioè i rumori che caratterizzano gli ambienti attorno i paesi e tra le case. I bambini e le bambine sono protagonisti della raccolta delle testimonianze e imparano a diventarne i custodi. Gli obiettivi dell’associazione sono valorizzare la testimonianza orale e le storie di vita, incentivando il dialogo tra generazioni diverse; riconoscere un territorio e la sua comunità attraverso l’ascolto e la condivisione delle fonti orali e dei suoni ambientali; infine conoscere gli strumenti offerti dal web, la Rete consapevole, per giungere alla condivisione del sapere.

CS L’ADIGETTO
CS GIORNALE TRENTINO
CS ANSAVIAGGI ART

Suoni e storie alle fontane @lab

Narrare Villa Lagarina – suoni e storie alle fontane

Progetto e laboratorio didattico a cura di Sara Maino e Davide Ondertoller

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Ricerca e laboratorio svolti in collaborazione con gli alunni, le alunne e le insegnanti delle classi IV A e IV B della Scuola Primaria “Paride Lodron” di Villa Lagarina

Con il sostegno del Comune di Villa Lagarina
coordinamento progetto a cura del Consigliere delegato Jacopo Cont

Comunicato stampa L.N. 29/11/2017:

“L’acqua, le fontane e il dialogo tra generazioni sono gli elementi cardine di “Narrare Villa Lagarina”: iniziativa rivolta a due classi quarte delle scuole elementari e promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Portobeseno. L’idea è portare i bambini a conoscere le storie del territorio, ascoltandole dalla voce di chi, qui, vive da prima di loro, proprio come avviene in famiglia quando i nipoti chiedono ai nonni di raccontare la propria infanzia. Per il consigliere delegato alle politiche giovanili, Jacopo Cont: «Il progetto punta a far uscire i ragazzi dalla scuola e far loro conoscere la realtà che hanno intorno, metterli in relazione e creare interscambio generazionale in modo che la memoria non vada persa; questo tipo di dialogo fa bene a tutte le generazioni, tanto che uno degli anziani che abbiamo coinvolto è venuto a ringraziarci più volte per l’esperienza. Tutto questo crea una comunità più solida, più viva e in questa direzione lavoriamo a livello di politiche giovanili; vogliamo mettere assieme giovani e territorio, giovani e comunità, far lavorare i giovani per i giovani»

Il laboratorio è stato pensato e attivato da Portobeseno, che ha una lunga esperienza specifica, avendo promosso progetti analoghi in altri comuni dell’Alta Vallagarina. In particolare, a guidare le attività sono stati Davide Ondertoller e Sara Maino. «Il lavoro che facciamo con Sara dura ormai da quasi 10 anni – spiega Davide -. Proponiamo un approccio alla comunità che è essenzialmente di ascolto: invitiamo gli allievi a usare un’attrezzatura molto semplice come il registratore audio e li incoraggiamo a “pensare con le orecchie”, a cogliere una narrazione della comunità che avviene attraverso i suoni ambientali e soprattutto attraverso il racconto delle persone anziane, della loro biografia che è legata a specifici luoghi. La comunità, dunque, esiste quando comunica. Vero e proprio timbro di fabbrica di Portobeseno è anche quello di creare uno stretto legame tra la memoria umana e gli archivi digitali». Tutti i progetti sono infatti pubblicati sui canali Flickr e Youtube e ovviamente su www.portobeseno.it/blog/.”

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Narrazioni sensibili

Narrazioni Sensibili

NARRAZIONI SENSIBILI
Scoperte di senso e racconti della fragilità nelle valli Giudicarie.
Laboratorio territoriale di ascolto, incontro e storytelling sul tema della fragilità.

Un percorso rivolto alla classe Prima dell’Università Popolare Trentina – Scuola delle Professioni per il Terziario di Tione.
Con la supervisione della prof.ssa Michela Giovanelli e la collaborazione della prof.ssa Gabriella Zanetti.

ottobre 2017 – febbraio 2018

NARRAZIONI SENSIBILI > laboratorio

CHI SIAMO
Collettivo Portobeseno + Gruppo Come ti suona
Progetto, laboratorio e coordinamento artistico: Sara Maino
Assistenti di laboratorio: Stefania Formisano, Gioele Maiorca
Web project e archivi digitali: Davide Ondertoller

Comunità delle Giudicarie e UPT – Scuola delle Professioni per il Terziario di Tione presentano un progetto laboratoriale di “Narrazioni sensibili” rivolto agli studenti della classe Prima.

Un percorso laboratoriale ideato per scoprire e raccontare la comunità attraverso voci ed esperienze di vita vissuta, in collaborazione con enti che organizzano servizi a sostegno della fragilità e della disabilità per adolescenti e preadolescenti, adulti e persone anziane.

NARRAZIONI SENSIBILI > laboratorio

Il laboratorio si svolge in undici incontri e si focalizza sull’educazione all’ascolto attraverso l’allenamento sensoriale, la registrazione di suoni ambientali in cui si usa una particolare capacità di attenzione e uno sguardo creativo, la formazione in ambito sociale, la ricerca e la realizzazione di interviste.

Narrazioni Sensibili

Scopo della ricerca è raccogliere insieme alle allieve e agli allievi diverse testimonianze sul tema della fragilità presso alcuni centri delle Valli Giudicarie, per valorizzare l’esperienza dell’incontro e narrarne le storie. Il percorso mira a sviluppare competenze sociali e civiche, tecnologiche e digitali. Al termine delle attività previste per i primi mesi del 2018, gli studenti presenteranno e condivideranno al pubblico l’esperienza di ricerca maturata in uno storytelling.

ARCHIVI (in allestimento)

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Archivio sonoro NARRAZIONI SENSIBILI
Archivio fotografico NARRAZIONI SENSIBILI

Tutti i contentuti pubblicati sono rilasciati con licenza Creative Commons, puoi condividere e utilizzare tali contenuti citando la fonte. Non sono permessi usi commerciali.
Per informazioni scrivere a info@portobeseno.it .

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CON IL SOSTEGNO DI

Comunità delle Giudicarie

UPT Scuola delle Professioni per il Terziario di Tione

IN COLLABORAZIONE CON
Cooperativa sociale L’Ancora – Centro di Tione
Cooperativa sociale Il Bucaneve – Centri di Storo e Bersone
Apsp Pinzolo – Centro residenziale “Abelardo Collini”

Narrazioni Sensibili

Per Narrare Brenzone

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Per Narrare Brenzone
IC Malcesine (VR) ottobre-novembre 2017
a cura di Sara Maino
progetto Portobeseno

Il percorso è suddiviso in tre incontri con l’obiettivo di scoprire, raccontare e immaginare il territorio di Brenzone attraverso l’ascolto e la registrazione digitale dei suoni ambientali e del paesaggio sonoro e culturale.
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ph Sara Maino

Koumaria Cross Media Art Residency

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Sparta, Greece
6-16 October 2017

Selected artist in residence
Katherine Wilkinson
Peter Gonda
Mitchel Herrmann
Sara Maino
Jamie Ranney
Alma Toarspen
Evi Nakou

Koumaria Residency is organized by Medea Electronique, Athens

Since 2009 the artist collective Medea Electronique has organized annually a 10-day experimental artist residency, Koumaria, near Sparta in Greece, focusing on improvisation and new media practices. Avant-garde artists from all over the world, inspired by the Greek natural landscape, come together to create a multicultural and cross-media ‘dialogue’ culminating in a collective presentation in Athens at the end of the residency.

The goal of the residency is the creation of an educational experience for the participants that will inspire and exalt their future work. The cross-cultural dialogues that the residency engenders both create new artistic speculations and smelt older assumptions. Past residents have formed lasting friendships and new artistic partnerships. Medea Electronique, being an eclectic art collective, is interested in people from diverse cultural and artistic backgrounds. For us the residency serves as a model for future creative endeavors.

Read more at http://medeaelectronique.com/koumaria/

Rencontres Architecture Musique Ecologie

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20ièmes RENCONTRES ARCHITECTURE MUSIQUE ÉCOLOGIE
LOÈCHE VALAIS SUISSE / INSTITUT MUSIQUE ENVIRONNEMENT
IGNM /SOCIÉTÉ INTERNANIONALE DE MUSIQUE CONTEMPORAINE SECTION SUISSE VALAIS – 23 -27 août 2017

Mercredi 23 août 17h00

Remise du Prix Giuseppe Englert
Introduction aux Rencontres AME 2017
Présentation de l’installation de Richard Jean (Suisse) artiste

Mercredi 23 août Conférence 20h30

Sara Maino (Italie) artiste pédagogue
Un temps pour l’écoute. Pistes pédagogiques de l’environnement sonore aux histoires de vie

Sono stata invitata alla Ventesima edizione dei “Rencontres Architecture-Musique-Écologie RAME 2017” sotto la direzione di Pierre Mariétan, a Locèhe Valais- Leukerbad dove mercoledi 23 agosto alle ore 20.30 presento la conferenza dal titolo “Un temps pour l’écoute. Pistes pédagogiques de l’environnement sonore aux histoires de vie”. (Un tempo per l’ascolto. Sentieri pedagogici dal paesaggio sonoro alle storie di vita).
Il lavoro di scrittura mi è costato molta concentrazione, ma ne è valsa la pena per rimettere ordine nel lavoro di ricerca personale sul suono e sull’ascolto che mi ha condotto a una vera e propria poetica di Comunità, elaborata in più di quindici anni di lavoro creativo.

Presenterò diverse installazioni sonore che ho creato negli anni e soprattutto il lavoro di ricerca nell’ambito di portobeseno che svolgo con Davide Ondertoller dal 2005, le decine di laboratori condotti in Trentino e in diverse zone d’Italia, le migliaia di persone, di allievi, anziani, esperti, incontrate e intervistate, le centinaia di ore di registrazioni, di archivi digitali, di immagini scattate e cartografie di comunità finalizzate a uno storytelling condiviso e più consapevole.

Parlerò, tra gli altri, del progetto Come ti suona? una ricerca-azione che ho ideato sul territorio di sei Comuni nella Comunità Alto Garda e Ledro per il Piano Giovani Alto Garda e Ledro nel 2015, che ha prodotto un incredibile archivio di storie orali e suoni mappati; di Narrare Rovereto 2012-2015 (Narrare #brione Rovereto ; Narrare Borgo Sacco Rovereto #borgosacco ; Narrare Borgo Santa Maria Rovereto #borgosmaria ); del laboratorio “Le case delle storie“, realizzato a Besenello, Calliano e Volano (Italia) nel 2012, di “Narrare il territorio“, il format che ho creato con Davide e che esportiamo in tutta in Italia; di “Ascolto e invento Dro“, realizzato per Centrale FIES art work space nel 2016; e per ultimo, un lavoro sperimentale con le bambine e i bambini della Scuola materna di Padergnone, svolto quest’anno: “Dai suoni alle storie“, un percorso cominciato con l’ascolto di un luogo che si è concluso con una performance teatrale molto apprezzata, mostrando come dei piccoli di cinque anni si possono trasformare in novelli ricercatori-attori e artisti.